Passa attraverso l'uomo e arriverai a Dio. Per lui passi, a Lui vai. Non cercare al di fuori di lui per dove giungere a Lui. Se Egli non avesse voluto essere la via, saremmo sempre fuori strada. Perciò si è fatto la via per dove puoi andare. Non ti dico: "Cerca la via". E' la via stessa a farsi incontro a te: Alzati e cammina.

sant'Agostino, Discorso 141

martedì 28 luglio 2015

in labore requies*

Domine Deus meus,
una spes mea,
exaudi me,
ne fatigatus nolim te quaerere,
sed quaeram faciem tuam semper ardenter.

Signore mio Dio,
mia unica speranza,
esaudiscimi
e fa’ sì che non cessi di cercarti per stanchezza,
ma cerchi sempre la tua faccia con ardore.

sant'Agostino, De Trinitate, XV, 28, 51

Bernardino di Betto detto il Pinturicchio, Sant'Agostino e il Bambino Gesù in riva al mare (1495-1496), Perugia, Galleria Nazionale Umbra
* nella fatica, riposo (dalla sequenza gregoriana Veni Sancte Spiritus)



mercoledì 8 luglio 2015

homo quidam habuit duos filios* (Lc 15, 11): apologia del fratello maggiore #teamfratellomaggiore 1

Un homme avait deux fils. Et moi, dit Dieu, j'ai deux races de saints.
J'ai ceux qui viennent des saints et ceux qui viennent des pénitents.
J'ai ceux qui sortent des saints et ceux qui sortent des pénitents.
J'ai ceux qui sortent des saints et ceux qui sortent des pécheurs.
Ce sont deux grandes écoles, dit Dieu, et j'ai placé mes fils dans l'une et dans l'autre.

Un uomo aveva due figli. E io, dice Dio, ho due razze di santi.
Ho quelli che vengono dai santi e quelli che vengono dai santi e quelli che vengono dai penitenti.
Ho quelli che escono dai santi e quelli che escono dai penitenti.
Ho quelli che escono dai santi e quelli che vengono dai peccatori.
Sono due grandi scuole, dice Dio, e ho messo i miei figli nell'una e nell'altra.

Charles Péguy
Sembra che, terminato il Mistero dei santi innocenti, Péguy abbia iniziato un quarto Mistero, dandogli il titolo di Mistero del Figliol Prodigo, abbandonandolo però dopo poche ore di lavoro.
Nel Vangelo (Lc 15, 11-32) la parabola dei due fratelli e del Padre misericordioso - più nota come parabola del Figliol prodigo - come è noto, si conclude con il dialogo tra il Padre ed il figlio maggiore, che, sdegnato e geloso, non vuole partecipare ai festeggiamenti in onore del fratello minore.
Lungi dal rimproverarlo, lo rassicura riguardo alla sua parte nei beni paterni.
Senza la partecipazione del figlio maggiore, la Sua gioia non avrebbe potuto essere completa.
A me piace pensare che il maggiore, commosso dall'attenzione del padre nei suoi confronti, sia andato alla festa e, come prima cosa, abbia abbracciato il fratello minore, desideroso di imitare l'abbraccio che aveva visto fare da suo Padre.


Sens (Francia), cattedrale St.-Étienne, Vetrata del Figliol prodigo (XIII sec.)













Particolare della stessa vetrata: il Padre torna a cercare il figlio maggiore e, prendendolo per mano, lo conduce alla festa in onore del minore, perduto e ritrovato. 
* un uomo aveva due figli…

lunedì 6 luglio 2015

Homo viator

La vita dell'uomo assomiglia a una trasferta, breve e piena di responsabilità.
Non possiamo considerarci a dimora fissa né caricarci di troppa roba.
Non è permessa una vita sottogamba, passarsela come in licenza.
Ci sono scadenze e somme da pagare.
E ciò non vale solo per te; nessuno è ospite o padrone, turista o residente della terra.
Siamo tutti in trasferta. 
Andrej Sinjavskij (Abram Terz), Pensieri improvvisi (1966). Traduzione italiana di Alberto Pescetto. Milano 1967 


domenica 5 luglio 2015

Non conformatevi! Mè syschematízesthe!* (Rm 12,2)

Di questa età superba,
Che di vote speranze si nutrica,
Vaga di ciance, e di virtù nemica;
Stolta, che l'util chiede,
E inutile la vita
Quindi più sempre divenir non vede;
Maggior mi sento [...].

Giacomo Leopardi, Il pensiero dominante, V. 59-65
* cfr. "E non vogliate conformarvi a questo secolo, ma trasformatevi rinnovando la vostra mente, affinché possiate distinguere qual è la volontà di Dio, ciò che è bene, ciò che gli è gradito, ciò che è perfetto" (Rm 12,2). 
Non conformatevi! Mè syschematízesthe! 
Come è ben mostrata in questa parola la radice verbale e perenne: schema.
Josef Zverìna, Lettera ai cristiani d’Occidente (1970) (http://www.tracce.it/?id=266&id2=169&id_n=4846)

sabato 4 luglio 2015

A Dio spiacenti e a' nemici sui (Dante, Inferno, III, 63)

Fratelli, voi avete la presunzione di portare utilità al Regno di Dio assumendo quanto più possibile il saeculum, la sua vita, le sue parole, i suoi slogans, il suo modo di pensare.
Ma riflettete, vi prego, cosa significa accettare questa parola.
Forse significa che vi siete lentamente perduti in essa?
Purtroppo sembra che facciate proprio così.
È ormai difficile che vi ritroviamo e vi distinguiamo in questo vostro strano mondo.
Probabilmente vi riconosciamo ancora perché in questo processo andate per le lunghe, per il fatto che vi assimilate al mondo, adagio o in fretta, ma sempre in ritardo.
Josef Zverìna, Lettera ai cristiani di occidente (1970). Testo completo: http://www.tracce.it/?id=266&id2=169&id_n=4846



Il corvo superbo ed i pavoni, miniatura del XIV sec.

venerdì 3 luglio 2015

veritas liberabit vos* (Gv 8, 32)

Per me un dogma è solo una via d’accesso alla contemplazione
ed è strumento di libertà, 
non di costrizione.

For me a dogma is only a gateway to contemplation 
and is an instrument of freedom 
and not of restriction.
Flannery O'Connor
* La verità vi farà liberi

Non nobis, Domine, sed Nomini Tuo da gloriam.

“I'm nobody! Who are you?
Are you nobody, too?
Then there 's a pair of us — don't tell!
They 'd banish us, you know.

How dreary to be somebody!
How public, like a frog
To tell your name the livelong day
To an admiring bog!”

Emily Dickinson
Io sono Nessuno – e tu chi sei? 
Sei Nessuno anche tu?
Allora siamo in due – non dirlo,  

potrebbero spargere la voce!

Com’è pesante essere Qualcuno! 

Così volgare – come una rana
che gracida il tuo nome tutto il giorno 

ad un Pantano in estasi di lei!
(traduzione di Silvio Raffo)
* Non a noi, Signore, non a noi, ma al tuo nome da’ gloria