Passa attraverso l'uomo e arriverai a Dio. Per lui passi, a Lui vai. Non cercare al di fuori di lui per dove giungere a Lui. Se Egli non avesse voluto essere la via, saremmo sempre fuori strada. Perciò si è fatto la via per dove puoi andare. Non ti dico: "Cerca la via". E' la via stessa a farsi incontro a te: Alzati e cammina.

sant'Agostino, Discorso 141

martedì 8 novembre 2016

adoro Te devote, latens Deitas*

Ma chi vuole amare Dio assai in cielo, bisogna che prima l'ami assai in questa terra. 
Sant'Alfonso Maria de' Liguori, Novena del Santo Natale, Discorso VIII
Caravaggio, Le sette opere di misericordia [corporale], Napoli, Pio Monte della Misericordia
Raffaello, Disputa del Sacramento (1509), Vaticano, Stanza della Segnatura 
* "Adoro Te devotamente, o Deità che Ti nascondi", inizio dell'inno eucaristico per la solennità del Corpus Domini del 1264 attribuito a san Tommaso d'Aquino.

nova et vetera* XI




Chiesa Mart Shimony di Bartella (vicno a Mosul, Iraq) profanata da miliziani del sedicente Stato Islamico (2016)



Basilica di Santa Maria Maddalena a Vézelay (Francia), profanata durante la Rivoluzione Francese


  cose nuove e cose antiche: Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche" (Mt 13, 52)

sabato 15 ottobre 2016

16 ottobre: san Gallo – II


Allmächtiger Gott,
du hast den heiligen Gallus berufen,
als Mönch und Glaubensbote
unter den Alemannen
die Wahrheit des Evangeliums auszubreiten.
Erhalte uns die Freude, die aus dem Glauben kommt,
und stärke unsere Treue zu Jesus Christus,
der in der Einheit des Heiligen Geistes
mit dir lebt und herrscht in alle Ewigkeit.

Dio onnipotente,
hai chiamato san Gallo 
a diffondere come monaco e messaggero della fede 
la verità del Vangelo tra gli Alemanni.
Mantieni in noi la gioia che viene dalla fede,
e rafforza la nostra fedeltà a Gesù Cristo, 
che vive e regna con te nell'unità dello Spirito Santo, 
per tutti i secoli dei secoli. 
Orazione del giorno nella celebrazione della memoria di San Gallo (mia traduzione dal tedesco) 


San Gallo, icona di padre Igor’ (al secolo Egon) Sendler (1.8.1923 - 17.3.2014) 

giovedì 18 agosto 2016

86 anni per il Signore – nova et vetera* X – martiri, cioè testimoni VI

Il capo della polizia insistendo diceva: «Giura e io ti libero. Maledici il Cristo». Policarpo rispose: «Da ottantasei anni lo servo, e non mi ha fatto alcun male. Come potrei bestemmiare il mio re che mi ha salvato?».

dal Martirio di san Policarpo di Smirne (69-155) 


padre Jacques Hamel (Darnétal, 30 novembre 1930 – Saint-Étienne-du-Rouvray, 26 luglio 2016),
martirizzato da terroristi del sedicente Stato Islamico

  cose nuove e cose antiche: Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche" (Mt 13, 52)

venerdì 13 maggio 2016

adiutores gaudii* - #teamfratellomaggiore 2

Qual è dunque l'oggetto della parabola [del Figliol prodigo, Lc XV, 11-32]? [...]

Poco più innanzi, san Luca stesso ha detto del Salvatore di noi tutti:


Si avvicinavano a lui tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: "Costui accoglie i peccatori e mangia con loro". [Lc XV, 1-2].


Siccome i farisei e gli scribi mormoravano contro la Sua gentilezza ed il Suo amore all'uomo

e Lo criticavano in modo malvagio ed empio perché riceveva ed istruiva uomini la cui condotta di vita era impura,
Cristo dovette necessariamente raccontare loro quella parabola,
per mostrare loro con chiarezza
che il Dio di tutti chiede anche a chi è del tutto fermo e risoluto
e sa come vivere santamente,
meritandosi le più grandi lodi per la sobrietà della sua condotta,
aderendo seriamente alla la Sua volontà,
di rallegrarsi
quando qualcuno è chiamato a pentirsi,
anche se è una persona del tutto riprovevole,
e non trattarlo male e senza amore. [...].

Perciò è nostro dovere conformarci alla volontà di Dio,

che guarisce gli ammalati,
rialza colui che è caduto,
porge la mano per sostenere coloro che vacillano,
riporta a casa i dispersi,
ridona una vita degna di lode
a coloro che vagavano nell'ombra del peccato,
cerca ti chi si è perduto,
richiama alla vita chi ha subito una morte spirituale.

Rallegriamoci dunque,

lodiamoLo insieme agli angeli
perché è buono e amorevole verso gli uomini,
benevolo
e dimentico del male,
perché se la disposizione del nostro animo è questa,
Cristo ci accoglierà [...]


San Cirillo di Alessandria (370-444), Commento al Vangelo secondo Luca, discorso CVII


Cattedrale di Chartres, vetrata del Figliol Prodigo: il Padre Misericordioso festeggia con i suoi due figli il ritorno del figlio minore.

Papa Francesco ha dedicato al Padre Misericordioso l'udienza generale dell'11 maggio 2016: http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/audiences/2016/documents/papa-francesco_20160511_udienza-generale.html


* cfr . 2 Cor 1, 24: siamo ... i collaboratori della vostra gioia 



martedì 10 maggio 2016

Dio debitore dell'uomo – nova et vetera* IX

Scrive S. Giovanni Crisostomo
che quando il Signore dona ad alcuno la grazia di patire,
gli fa maggior grazia
che se gli donasse la podestà di risuscitare i morti,
perchè nel far miracoli l'uomo resta debitore a Dio,
ma nel patire
Dio si rende debitore all'uomo.
citato da sant'Alfonso de' Liguori. Pratica di amar Gesù Cristo, V, 4

Per l’uomo di oggi, [...]
le cose si sono in un certo senso capovolte,
ovvero non è più l’uomo che crede di aver bisogno della giustificazione al cospetto di Dio,
bensì egli è del parere
che sia Dio che debba giustificarsi
a motivo di tutte le cose orrende presenti nel mondo
e di fronte alla miseria dell’essere umano,
tutte cose che in ultima analisi dipenderebbero da lui.
papa Benedetto XVI intervistato da Jacques Servais SJ, L'Osservatore Romano, 16 marzo 2016

  cose nuove e cose antiche: Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche" (Mt 13, 52)

mercoledì 23 marzo 2016

“Ti salutiamo, Croce santa, nostra unica speranza!”

Così la Chiesa ci fa dire nel tempo di passione dedicato alla contemplazione delle amare sofferenze di Nostro Signore Gesù Cristo. […]

Contempla il Signore che pende davanti a te sul legno, perché è stato obbediente fino alla morte di Croce.
Egli venne nel mondo non per fare la sua volontà, ma quella del Padre. […]

Di fronte a te il Redentore pende dalla Croce spogliato e nudo, perché ha scelto la povertà. […]

Il mondo è in fiamme […], ma al di sopra di tutte le fiamme si erge la Croce che non può essere bruciata. 
La Croce è la via che dalla terra conduce al Cielo.
Chi l’abbraccia con fede, amore, speranza viene portato in alto, fino al seno della Trinità.

Il mondo è in fiamme: desideri spegnerle?
Contempla la Croce: dal Cuore aperto sgorga il sangue del Redentore, sangue capace di spegnere anche le fiamme dell’inferno. […]

Attraverso la potenza della Croce puoi essere presente su tutti i luoghi del dolore, dovunque ti porta la tua compassionevole carità, quella carità che attingi dal Cuore Divino e che ti rende capace di spargere ovunque il suo preziosissimo sangue per lenire, salvare, redimere.

[...] 

Ave Crux, Spes unica!
Santa Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein), 14 settembre 1941, Festa dell’Esaltazione della Croce