Passa attraverso l'uomo e arriverai a Dio. Per lui passi, a Lui vai. Non cercare al di fuori di lui per dove giungere a Lui. Se Egli non avesse voluto essere la via, saremmo sempre fuori strada. Perciò si è fatto la via per dove puoi andare. Non ti dico: "Cerca la via". E' la via stessa a farsi incontro a te: Alzati e cammina.

sant'Agostino, Discorso 141

martedì 2 luglio 2013

«...guardi il crocifisso che sta dietro l'altare, e se ha qualche cosada obiettare glielo dica»


Il mistero della Croce risponde a questa domanda, risponde con un fatto, perché Dio stesso [...] abbraccia [il dolore]: se fosse un male il dolore, Iddio non lo avrebbe potuto abbracciare. Il dolore diventa la prova che sollecita la libertà dell'uomo ad esplicitare sempre più abbondantemente e chiaramente la sua partecipazione alla realtà di Dio. È la condizione, il dolore, perché la libertà dell'uomo si spalanchi sempre più a Dio e così realizzi la condizione perché la promessa della vita si compia. Il dolore è un'obiezione solo per chi non lo accetta; accettarlo, infatti, come condizione che la libertà di Dio pone, come mistero della libertà di Dio, è trasformarlo in grandezza, in pace e perfino in letizia, come dice San Paolo: «Sovrabbondo di gioia nel mio dolore».
Ricorderò sempre, perché forse è stato nei primi tempi in cui ero prete, una donna che mi venne al confessionale dicendo: «Ho avuto due figli; mio marito è morto, uno dei figli è impazzito e ha ammazzato il fratello, e adesso è nel manicomio giudiziale». La chiesa era tutta nuda e spoglia, ma aveva un grande crocifisso dietro l'altare; e io, dopo qualche momento di silenzio (perché, che cosa si può dire di fronte a simili situazioni?), le ho detto: «Signora, si alzi e guardi il crocifisso che sta dietro l'altare, e se ha qualche cosa da obiettare glielo dica». La signora non si mosse, e dopo un po' di secondi disse lentamente: «Ha ragione».

Luigi Giussani, Meeting di Rimini, venerdì 26 agosto 1983
(citato da: http://www.meetingrimini.org/default.asp?id=673&item=928)