Passa attraverso l'uomo e arriverai a Dio. Per lui passi, a Lui vai. Non cercare al di fuori di lui per dove giungere a Lui. Se Egli non avesse voluto essere la via, saremmo sempre fuori strada. Perciò si è fatto la via per dove puoi andare. Non ti dico: "Cerca la via". E' la via stessa a farsi incontro a te: Alzati e cammina.

sant'Agostino, Discorso 141

domenica 1 dicembre 2013

Avvento: "ti porterò io a salvezza, non temere!"

Rorate coeli desuper
et nubes pluant iustum


Ne irascaris Domine,
ne ultra memineris iniquitatis;
ecce civitas Sancti facta est deserta,
Sion deserta facta est;
Jerusalem desolata est,
domus sanctificationis tuae et gloriae tuae, 

ubi laudaverunt te Patres nostri. 

Peccavimus, et facti sumus tamquam immundus nos, 
et cecidimus quasi folium universi,
et iniquitates nostrae quasi ventus abstulerunt nos, abscondisti faciem tuam a nobis, 

et allisisti nos in manu iniquitatis nostrae. 

Vide Domine afflictionem populi tui
et mitte quem missurus es;
emitte Agnum dominatorem Terrae;
et petra deserti ad montem filiae Sion;
ut auferat ipse jugum captivitatis nostrae. 


Consolamini, consolamini, popule meus 
cito veniet salus tua;
quare moerore consumeris,
quia innovavit te dolor?

Salvabo te, noli timere;
ego enim sum Dominus Deus tuus, sanctus Israel Redemptor tuus. 



Come rugiada scenda dal cielo, dall’alto venga chi ci renda giustizia. Non adirarti Signore, non soffermarti sulla nostra inettitudine. Ecco io sono come una città desolata, vuota è questa mia vita; come abbandonato io mi sento, questa creatura fatta per un destino di gioia perfetta e di amore, sì che ogni genio ne ha tratto motivo di lode a te. Abbiamo ceduto al male, ci siamo complicati, siamo crollati come vento vorticoso, ci hai inariditi abandonandoci alle nostre miserie. Guarda, o Signore, l’angoscia del tuo popolo, manda colui che ci fai così aspettare. Mandaci quell’essere dolce e forte come dominatore, dalla bruma dell’orizzonte fallo comparire aglio occhi ansiosi di questo mio e tuo essere, perché ci liberi lui dalla prigionia. (Tu, o Signore, mi dici): confortati, confortati, o mio popolo, improvvisa verrà la tua salvezza. Perché ti struggi di amarezza, per il dolore che ti penetra? Ti porterò io a salvezza, non temere; sono infatti il tuo Signore, il tuo Creatore, l’Ideale tuo, il tuo Redentore.
(Traduzione di Luigi Giussani)