Passa attraverso l'uomo e arriverai a Dio. Per lui passi, a Lui vai. Non cercare al di fuori di lui per dove giungere a Lui. Se Egli non avesse voluto essere la via, saremmo sempre fuori strada. Perciò si è fatto la via per dove puoi andare. Non ti dico: "Cerca la via". E' la via stessa a farsi incontro a te: Alzati e cammina.

sant'Agostino, Discorso 141

sabato 28 febbraio 2015

Algo se muere en el alma, cuando un amigo se va...

Voici le lieu du monde où tout devient facile,
Le regret, le départ, même l’événement,
Et l’adieu temporaire et le détournement,
Le seul coin de la terre où tout devient docile,

Ecco il luogo ove tutto diviene facile, 
Il rimpianto, la partenza e anche l’evento, 
E l’addio temporaneo e la separazione, 
Il solo angolo della terra ove tutto si fa docile. 

Charles Péguy, Prière de résidence in: "Cinq prières dans la Cathédrale de Chartres" 


… È la Chiesa!

giovedì 26 febbraio 2015

"perché mi vuole bene": una semplicità disarmante...

...il Signore fu mio sostegno;
mi liberò perché mi vuol bene. 

Cfr. Sal. 18,19-20

lunedì 23 febbraio 2015

la Quaresima: un viaggio paradossale…

Cresce lungo il cammino il suo vigore, finché compare davanti a Dio in Sion. 

Sal 83 (84), 8

martedì 17 febbraio 2015

non ... dominamur fidei vestrae sed adiutores sumus gaudii vestri

Noi non intendiamo fare da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia 
2 Cor 1, 24

Un punto di svolta decisivo in quella storia più antica si ebbe quando uomini e donne di buona volontà si distolsero dal compito di puntellare l’imperium romano e smisero di identificare la continuazione della civiltà e della comunità morale con la conservazione di tale imperium. Il compito che invece si prefissero (spesso senza rendersi conto pienamente di ciò che stavano facendo) fu la costruzione di nuove forme di comunità entro cui la vita morale potesse essere sostenuta, in modo che sia la civiltà sia la morale avessero la possibilità di sopravvivere all’epoca incipiente di barbarie e di oscurità.
Se la mia interpretazione della nostra situazione morale è esatta, dovremmo concludere che da qualche tempo anche noi abbiamo raggiunto questo punto di svolta. Ciò che conta, in questa fase, è la costruzione di forme locali di comunità al cui interno la civiltà e la vita morale e intellettuale possano essere conservate attraverso i nuovi secoli oscuri che già incombono su di noi. 


Alasdair McIntyre

mercoledì 4 febbraio 2015

il battesimo del Signore: il cielo ha fatto pace con la terra*

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».
Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall'acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l'amato: in te ho posto il mio compiacimento».

Mc 1, 7-11

Nel momento in cui Giovanni Battista conferisce il battesimo a Gesù, il cielo si apre [...] È così finito il tempo dei “cieli chiusi”, che stanno ad indicare la separazione tra Dio e l’uomo, conseguenza del peccato. [...] I cieli aperti indicano che Dio ha donato la sua grazia perché la terra dia il suo frutto (cfr Sal 85,13). Così la terra è diventata la dimora di Dio fra gli uomini e ciascuno di noi ha la possibilità di incontrare il Figlio di Dio, sperimentandone tutto l’amore e l’infinita misericordia.
papa Francesco, Angelus dell'11 gennaio 2015, festa del battesimo del signore (testo completo: http://m.vatican.va/content/francescomobile/it/angelus/2015/documents/papa-francesco_angelus_20150111.html)


Dominikos Theotokpoulos, detto El Greco, Battesimo di Cristo (1608–28), Toledo, Ospedale di Tavera

* trappiste di Vitorchiano, inno Sole che t'alzi...

"Sole che t'alzi nell'ombra di morte/oggi Tu splendi alto sul creato/e fai brillare su tutti i nostri volti/la primitiva immagine divina.//Parola eterna che rifletti il Padre/sei l'uomo nuovo in una carne santa,/il compimento di promesse antiche/la gioia e la//salvezza della terra./Agnello mite nato da Maria,/in Te la creazione è liberata:/il cielo ha fatto pace con la terra/e l'universo canta la Tua gloria.//Per Te segnati con sigillo eterno/siamo rinati ormaie a nuova vita/e nella gioia d'esser resi figli/possiam chiamare Dio col nome "Padre".//Emmanuele dolce Dio vicino/che hai posto la Tua tenda in mezzo a noi,/in Te, che sei il "sì" senza riserva/noi rispondiamo a Dio il nostro Amen"

martedì 3 febbraio 2015

Per la prima volta, per la prima volta dopo Gesù, noi abbiamo visto, sotto i nostri occhi, noi stiamo per vedere un nuovo mondo sorgere, se non una città; una società nuova formarsi, se non una città; la società moderna, il mondo moderno; un mondo, una società costituirsi, o almeno assemblarsi, (nascere e) ingrandirsi, dopo Gesù, senza Gesù. 
E ciò che è più tremendo, amico mio, non bisogna negarlo, è che ci sono riusciti.

Quello che dà alla nostra generazione, amico mio, alla vostra generazione, e al tempo in cui noi viviamo una importanza capitale: è ciò che pone voi ad una svolta unica nella storia del mondo, nel trascorrere della storia del mondo. 
È ciò che vi pone in una situazione tragica, unica. Voi siete i primi.

Voi siete i primi dei moderni. 
Voi siete i primi di fronte ai quali, davanti a cui, sotto i cui occhi si sia fatto e che voi stessi avete fatto, questa singolare opera, questa instaurazione del mondo moderno e questo stabilirsi del governo del partito intellettuale nel mondo moderno.
Charles Péguy, da: Dialogo della storia con l'anima carnale (o Véronique); citato da: Charles Péguy, Lui è qui, Milano 1997

lunedì 2 febbraio 2015

2 febbraio: Presentazione di Gesù al Tempio





Rembrandt Harmenszoon van Rijn, Simeone col col Bambino Gesù al Tempio di Gerusalemme (1669), Stoccolma, Museo Nazionale svedese

Mais lui, ce vieillard, ce vieillard de ce pays-là, on ne sait pas qu' il ait rien vu ensuite. Et heureux il ne connut plus aucune histoire. Heureux, le plus heureux de tous, il ne connut plus nulle autre histoire de la terre.
[…]
Il avait tenu, car il avait tenu, dans ses faibles mains […], le fils du plus grand roi; roi lui même Jésus Christ […].
Il ne connut plus aucune histoire. Heureux, le plus heureux de tous, il ne connut plus nulle autre histoire de la terre.
Car au soir de sa vie, au soir de sa journée, d’un seul coup, du premier coup il avait connu la plus grande histoire de la terre. 

Et aussi la plus grande histoire des cieux.
La plus grande histoire du monde.
La plus grande histoire de jamais.
La seule grande histoire de jamais, la plus grande histoire de tout le monde.
La seule histoire intéressante qui soit jamais arrivée.


Ma lui, quel vecchio, quel vecchio di quel paese, non si sa che abbia visto altro in in seguito. E felice non conobbe più altra storia. Felice, il più felice di tutti, non conobbe più nessun'altra storia sulla terra.
[…]
Aveva tenuto, perché aveva tenuto, nelle sue deboli mani […], il figlio del più grande re, re egli stesso Gesù Cristo […].
E non conobbe più nessun’altra storia della terra. Poiché alla sera della sua vita, alla sera della sua giornata, di un sol colpo, al primo colpo aveva conosciuto la più grande storia della terra.
E anche la più grande storia dei cieli.
La più grande storia del mondo.
La più grande storia del tempo.
La sola grande storia del tempo.
La più grande storia di tutte.
La sola storia interessante che sia mai accaduta. 

Charles Péguy, Le Mystère de la charité de Jeanne d’Arc (It.: Il Mistero della carità di Giovanna d’Arco, trad. di Mimmi Cassola)