«Your business is to fix his attention on the stream. Teach him to call it "real life" and don't let him ask what he means by "real".
[…]
Thanks to processes which
we set at work in them centuries ago, they find it all but impossible to
believe in the unfamiliar while the familiar is before their eyes. Keep
pressing home on him the ordinariness of things. Above all, do not attempt to
use science (I mean, the real sciences) as a defence against Christianity. They
will positively encourage him to think about realities he can't touch and see.
There have been sad cases among the modern physicists. If he must dabble in
science, keep him on economics and sociology; don't let him get away from that
invaluable "real life"».
«Il tuo lavoro dev'essere quello di fissar la sua attenzione su questa corrente. Insegnagli a chiamarla "la realtà della vita", senza permettere che si chieda che cosa intende dire quando dice "realtà".
[…]
Grazie a quei procedimenti che abbiamo cominciato a far operare in loro secoli fa, per loro è ormai quasi impossibile credere a ciò che non è ordinario, mentre ciò che è ordinario gli sta davanti agli occhi. Continua a battere il chiodo della ORDINARIETA' delle cose. Soprattutto guardati bene dal fare il tentativo di usar della scienza (voglio dire delle vere scienze) come di una difesa contro il Cristianesimo. Quelle scienze altro non potrebbero fare che incoraggiarlo a pensare alle realtà che non può toccare né vedere. Sono avvenuti tristi casi fra i moderni studiosi di fisica. Se deve guazzar nella scienza, mantienilo nell'economia e nella sociologia; non permettere che s'allontani da quell'impagabile “realtà della vita”».
C. S. Lewis, The Screwtape Letters (it.: Le lettere di Berlicche, a cura di Alberto Castelli)