Passa attraverso l'uomo e arriverai a Dio. Per lui passi, a Lui vai. Non cercare al di fuori di lui per dove giungere a Lui. Se Egli non avesse voluto essere la via, saremmo sempre fuori strada. Perciò si è fatto la via per dove puoi andare. Non ti dico: "Cerca la via". E' la via stessa a farsi incontro a te: Alzati e cammina.

sant'Agostino, Discorso 141

giovedì 24 aprile 2014

Pasqua!

Se non fossi Tu, o, mio Cristo, mi sentirei creatura finita. 
Sono nato e mi sento dissolvere. 
Mangio, dormo, riposo e cammino, mi ammalo e guarisco. 
Mi assalgono senza numero brame e tormenti, godo del sole e di quanto la terra fruttifica. 
Poi, io muoio e la carne diventa polvere come quella degli animali, che non hanno peccati. 
Ma io, cosa ho di più di loro? 
Nulla, se non Dio. 
Se non fossi Tu, o, Cristo mio, mi sentirei creatura finita. 
O nostro Gesù, guidaci dalla Croce alla resurrezione e insegnaci che il male non avrà l’ultima parola, 
ma l’amore, la misericordia e il perdono. 
O Cristo, aiutaci a esclamare nuovamente: 
“Ieri ero crocifisso con Cristo; 
oggi sono glorificato con Lui. 
Ieri ero morto con Lui, oggi sono vivo con Lui. 
Ieri ero sepolto con Lui, oggi sono risuscitato con Lui”.

san Gregorio Nazianzeno 



sabato 19 aprile 2014

Sabato Santo

Cristo è penetrato nel nascondimento (Verborgenheit), ma nello stesso tempo, proprio nel cuore del buio impenetrabile, egli è penetrato nella sicurezza (Geborgenheit), anzi egli è diventato la sicurezza ultima. 
Ormai è diventata vera la parola ardita del salmista*: e anche se mi volessi nascondere nell’inferno, anche là sei tu. 
E quanto più si percorre questa liturgia, tanto più si scorgono brillare in essa, come un’aurora del mattino, le prime luci della Pasqua 
Joseph Ratzinger [Benedetto XVI]

[*Sal 138 (139), 8-12: 
   Se salgo in cielo, là tu sei;
     se scendo negli inferi, eccoti.
   Se prendo le ali dell’aurora
      per abitare all’estremità del mare,
   

   anche là mi guida la tua mano
     e mi afferra la tua destra.
   

   Se dico: "Almeno le tenebre mi avvolgano
     e la luce intorno a me sia notte",
   

   nemmeno le tenebre per te sono tenebre
     e la notte è luminosa come il giorno;

     per te le tenebre sono come luce] 

venerdì 18 aprile 2014

quid est homo, quod memor es ejus? aut filius hominis, quoniam visitas eum? {Sal 8,5; cfr. Sal 143 [144],3}* – III

O Dio, che nella passione del Cristo nostro Signore ci hai liberati dalla morte, eredità dell'antico peccato trasmessa a tutto il genere umano, 
rinnovaci a somiglianza del tuo Figlio; 
e come abbiamo portato in noi, per la nostra nascita, l'immagine dell'uomo terreno, 
così per l'azione del tuo Spirito, fa' che portiamo l'immagine dell'uomo celeste. 
Per Cristo nostro Signore.

Deus, qui peccáti véteris hereditáriam mortem, 
in qua posteritátis genus omne succésserat, Christi Fílii tui, Dómini nostri, passióne solvísti, 
da, ut confórmes eídem facti, sicut imáginem terréni hóminis natúræ necessitáte portávimus,
irta  imáginem cæléstis grátiæ sanctificatióne portémus. 
Per Christum Dóminum nostrum. 

Orazione della liturgia del Venerdì Santo



Dominikos Theotokpoulos, detto El Greco, Cristo in croce con Sua Madre, la Maddalena e san Giovanni Evangelista (ca. 1588), Atene, Galleria Nazionale
* che cosa è mai l'uomo perché di lui ti ricordi,il figlio dell'uomo, perché te ne curi?

mercoledì 16 aprile 2014

Venerdì Santo



Dominikos Theotokpoulos, detto El Greco, Pietà, 1571-76, Philadelphia Museum of Art, Philadelphia

Dominikos Theotokpoulos, detto El Greco, La Trinità (Trono di Grazia), 1577, Madrid, Prado

Giovedì Santo: Gesù fa la Prima Comunione agli Apostoli


Beato Angelico, Istituzione dell'Eucaristia (1448-1455), Firenze, Museo di San Marco

domenica 13 aprile 2014

Gesù viene spogliato delle sue vesti

Il vestito conferisce all’uomo la sua posizione sociale; gli dà il suo posto nella società, lo fa essere qualcuno. 
Essere spogliato in pubblico significa che Gesù non è più nessuno, non è nient’altro che un emarginato, disprezzato da tutti. 
Il momento della spoliazione ci ricorda anche la cacciata dal paradiso: lo splendore di Dio è venuto meno nell’uomo, che ora si trova lì, nudo ed esposto, denudato, e si vergogna. 
Gesù, in questo modo, assume ancora una volta la situazione dell’uomo caduto. 
Il Gesù spogliato ci ricorda il fatto che tutti noi abbiamo perso la “prima veste”, e cioè lo splendore di Dio. [...]
Il Signore sperimenta tutti gli stadi e i gradi della perdizione degli uomini, e ognuno di questi gradi è, in tutta la sua amarezza, un passo della redenzione [....]. 

Joseph Ratzinger, Via Crucis al Colosseo, Venerdì Santo 2005 


Dominikos Theotokpoulos, detto El Greco, El Espolio (1577-79). Toledo, sacrestia della cattedrale

venerdì 11 aprile 2014

tempus breve est (I Cor 7, 29)

"No reason to get excited," 
The thief, he kindly spoke, 
"There are many here among us 
Who feel that life is but a joke. 
But you and I, we 've been through that, 
And this is not our fate, 
So let us not talk falsely now, 
The hour is getting late."

"Non c'è ragione per agitarsi,"
disse gentilmente il ladro.
"Molti tra noi credono
che la vita non sia che uno scherzo.
Ma tu ed io ci siamo passati,
e non è il nostro destino.
Non perdiamoci in vane chiacchiere,
si sta facendo tardi".  


Bob Dylan, All Along The Watchtower

pacem relinquo vobis, pacem meam do vobis* (Gv 14, 27) - I

La paix, pour qui la connaît, la joie
      Et la douleur y entrent pour des parts égales.

La pace, chi la conosce, sa che gioia e dolore in parti uguali la compongono.

Paul Claudel, L'annonce faite à Marie, (L'annunzio a Maria) 


* vi lascio la pace, vi do la mia pace (Gv 14, 24)

mercoledì 9 aprile 2014

ragionevolezza - II

philologus: amator rationis 
(filologo: amante della ragione)
Glossa in un manoscritto del nono secolo.

...Καὶ ὁ λόγος σὰρξ ἐγένετο  (Gv 1, 14)
e il Verbo (Logos)  si fece carne!

martedì 8 aprile 2014

adtraxi te miserans (Ger 31, 3)


«Verrebbe da dire che la parola "misericordia" dovrebbe essere strappata dal vocabolario perché non esiste nel mondo degli uomini, non c'è niente di corrispondente a essa. La misericordia è all'origine del perdono, è il perdono affermato nella sua origine, che è infinita, è il perdono come mistero» .
Luigi Giussani


Ne è una dimostrazione la storia della parola Barmherzigkeit ("misericordia" in tedesco). 
All’inizio, quando nei monasteri, indipendentemente l'uno dall'altro, si cercava di tradurre nella lingua del popolo i concetti della fede, ci furono molti tentativi per tradurre la parola misericordia, ma nessuno di essi riusciva ad essere del tutto adeguato: non esistendo il significato, neppure può esistere il significante. 

Così si è inventato, costruito una nuova parola: prendendo il termine latino miseri-cors, e traducendo le sue parti: arm (miser) + herzi (cor), da cui armherzi

In tedesco moderno si dice Barmherzigkeit, la “b” iniziale è entrata in un’epoca successiva, (a partire dal 10. secolo, per una contaminazione con Erbarmen, pietà).


 




lunedì 7 aprile 2014

periferie esistenziali

De profùndis clamàvi ad te, Dòmine;
Dòmine, exàudi vocem meam.
Fiant àures tuæ intendèntes
in vocem deprecatiònis meæ.
Si iniquitàtes observàveris, Dòmine,
Dòmine, quis sustinèbit?
Quia apud te propitiàtio est
et propter legem tuam sustìnui te, Dòmine.
Sustìnuit ànima mea in verbo ejus,
speràvit ànima mea in Dòmino.
A custòdia matutìna usque ad noctem,
speret Ìsraël in Dòmino,
quia apud Dòminum misericòrdia,
et copiòsa apud eum redèmptio.
Et ipse rèdimet Ìsraël ex òmnibus iniquitàtibus ejus.

Dal profondo a te grido, o Signore;
 Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia preghiera.
 Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi potrà sussistere?
 Ma presso di te è il perdono:
e avremo il tuo timore.
 Io spero nel Signore,
l'anima mia spera nella sua parola.
 L'anima mia attende il Signore
più che le sentinelle l'aurora.
 Israele attenda il Signore,
perché presso il Signore è la misericordia
e grande presso di lui la redenzione.
 Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe 

Salmo 129 (130)
.

venerdì 4 aprile 2014

sitivit in Te anima mea (Sal 62 [63], 2) – I


«...se il paradiso è la soddisfazione della propria sete, un uomo si può immaginare la sua felicità, la sua soddisfazione, come la soddisfazione che uno ha se, accaldato e assetato, mette la bocca in uno spring, in una sorgente di acqua. Mentre beve, è soddisfatto perché si soddisfa; perciò avanza sempre».
Don Luigi Giussani, L'autocoscienza del cosmo

– Bonjour, dit le petit prince.
– Bonjour, dit le marchand.
C’était un marchand de pilules perfectionnées qui apaisent la soif. On en avale une par semaine et l’on n’éprouve plus le besoin de boire.
– Pourquoi vends-tu ça ? dit le petit prince.
– C’est une grosse économie de temps, dit le marchand. Les experts ont fait des calculs. On épargne cinquante-trois minutes par semaine.

– Et que fait-on de ces cinquante-trois minutes ?
– On en fait ce que l’on veut...

« Moi, se dit le petit prince, si j’avais cinquante-trois minutes à dépenser, je marcherais tout doucement vers une fontaine... »



"Buon giorno", disse il piccolo principe.
"Buon giorno", disse il mercante.
Era un mercante di pillole perfezionate che calmavano la sete.
Se ne inghiottiva una alla settimana e non si sentiva piu' il bisogno di bere.
"Perché vendi questa roba?" disse il piccolo principe.
"E' una grossa economia di tempo", disse il mercante.
"Gli esperti hanno fatto dei calcoli. Si risparmiano cinquantatré minuti la settimana".

"E che cosa se ne fa di questi cinquantatré minuti?"
"Se ne fa quel che si vuole..."

"Io", disse il piccolo principe, "se avessi cinquantatré minuti da spendere, camminerei adagio adagio verso una fontana..."

Antoine de Saint-Éxupery, Le Petit Prince (it.: Il Piccolo Principe)


giovedì 3 aprile 2014

quos redemisti, tu conserva, Christe!*

Che cosa voglio? 
Cosa desidero? Cosa bramo? 
Perché parlo? 
Perché seggo qui? 
Perché vivo, se non con questa aspirazione, che insieme noi viviamo in Cristo? 
Questa è la mia brama, questo il mio onore, questa la mia conquista, questa la mia gioia, questa la mia gloria
... 
non voglio essere salvo senza di voi.    

Quid autem volo? 
Quid desidero? 
Quid cupio? 
Quare loquor? 
Quare hic sedeo? 
Quare vivo? nisi hac intentione, ut cum Christo simul vivamus. 
Cupiditas mea ista est, honor meus iste est, possessio mea ista est, gaudium meum hoc est, gloria mea ista est. 
... 
nolo salvus esse sine vobis.

Sant'Agostino, Discorso 17 



* O Cristo, salva coloro che hai redento! (Attende Domine, canto gregoriano)