Forse non tutti sanno che, speculare rispetto allo
Stabat Mater dolorosa, esiste anche uno
Stabat Mater speciosa, risalente al XIII secolo ed attribuita anch'essa a Jacopone da Todi, che contempla il mistero della nascita del Salvatore.
Musicata anche da Franz Lizst nel 1872. Cliccare per ascoltare
Stava la Madre beata
Gioiosa presso il fieno
Dove giaceva il Piccolino.
La sua anima gioiosa
Lieta e fervente (d’amore)
Fu pervasa dal giubilo.
O quanto lieta e beata
Fu l’Immacolata
Madre dell’Unigenito.
Ella gioiva e sorrideva,
Esultava mentre guardava
Il suo glorioso Figlio .
Chi mai v’è che non gioisce
Nel vedere la Madre di Cristo
In tanta consolazione?
Chi non parteciperebbe alla sua gioia,
contemplando la madre di Cristo
che gioca con il Figlio?
Per i peccati del suo popolo
Vide Cristo tra il bestiame,
Al freddo.
Vide il suo dolce Nato
Vagire, adorato,
In una povera stalla.
Nato Cristo nella mangiatoia,
i cittadini del Cielo cantano lieti
Con immensa gioia.
Il vecchio e la ragazza
Stavano insieme senza parole
Con il cuore colmo di stupore.
Deh, o Madre, fonte dell’Amore,
Fammi sentire la forza dell’ardore,
Affinché io lo possa sentire insieme a te.
Fa che arda il mio cuore
Per l’amato Cristo Dio,
Perché possa compiacerlo.
Santa Madre, fa’ questo:
Introduci nel mio cuore
Le piaghe fissandole con forza.
Dividi con me le pene
Del tuo nato caduto dal cielo
Che ora si è degnato di nascere sul fieno.
Fammi veramente gioire con te,
Seguire il piccolo Gesù
Finché avrò vita..
In me vi sia il tuo ardore,
Fammi beneficiare del Piccolino
Per tutta la durata del mio esilio.
Vergine gloriosa fra le vergini
Non essere amara con me :
Fammi rapire il Bambino !
Fa che porti il bell’Infante,
Che nascendo vinse la morte
Per darci la vita.
Fammi saziare con te,
Inebriare del tuo Figlio,
Tripudiando.
Infiammato e acceso
Si stupisca ogni senso
Per un così gran commercio.
Fammi custodire dal tuo Figlio,
Proteggere dal Verbo di Dio,
Conservare nella grazia.
Quando il corpo morirà,
Fa’ che all’anima sia donata
La gloria del tuo Figlio. Amen
Originale latino:
STABAT Mater speciosa
iuxta faenum gaudiosa,
dum iacebat parvulus.
Cuius animam gaudentem
laetabundam et ferventem
pertransivit iubilus.
O quam laeta et beata
fuit illa immaculata,
mater Unigeniti!
Quae gaudebat et ridebat,
exultabat, cum videbat
nati partum inclyti.
Quisquam est, qui non gauderet,
Christi matrem si videret
in tanto solatio?
Quis non posset collaetari,
Christi Matrem contemplari
ludentem cum Filio?
Pro peccatis suae gentis
Christum vidit cum iumentis
et algori subditum.
Vidit suum dulcem Natum
vagientem, adoratum,
vili deversorio.
Nato Christo in praesepe
caeli cives canunt laete
cum immenso gaudio.
Stabat senex cum puella
non cum verbo nec loquela
stupescentes cordibus.
Eia, Mater, fons amoris
me sentire vim ardoris,
fac, ut tecum sentiam.
Fac, ut ardeat cor meum
in amatum Christum Deum
ut sibi complaceam.
Sancta Mater, istud agas,
prone introducas plagas
cordi fixas valide.
Tui Nati caelo lapsi,
iam dignati faeno nasci,
poenas mecum divide.
Fac me vere congaudere,
Iesulino cohaerere,
donec ego vixero.
In me sistat ardor tui,
puerino fac me frui
dum sum in exilio.
Virgo virginum praeclara,
mihi iam non sis amara,
fac me parvum rapere.
Fac, ut pulchrum infantem portem,
qui nascendo vicit mortem,
volens nos vitam tradere.
Fac me tecum satiari,
Nato me inebriari,
stantem in tripudio.
Inflammatus et accensus,
obstupescit omnis sensus
tali me commercio.
Fac, me Nato custodiri,
verbo Dei praemuniri
conservari gratia.
Quando corpus morietur,
fac, ut animae donetur
tui nati gloria. Amen.
Dominikos Theotokpoulos, detto El Greco, Adotazione dei pastori (1612), Madrid, museo del Prado