e con lui camminavano i suoi discepoli e una grande folla.
Quando fu vicino alla porta della città, ecco, veniva portato alla tomba un morto, unico figlio di una madre rimasta vedova; e molta gente della città era con lei.
Vedendola, il Signore fu preso da grande compassione per lei e le disse: "Non piangere!".
Si avvicinò e toccò la bara, mentre i portatori si fermarono. Poi disse: "Ragazzo, dico a te, àlzati!". Il morto si mise seduto e cominciò a parlare. Ed egli lo restituì a sua madre.
Lc 7, 11-15
Gesù risuscita il figlio della vedova di Nain, dipinto murale sulla parete della Chiesa di St. Georg (Oberzell), Reichenau (Germania), X-XI secoloAnche se gli occhi sono sbiaditi, si può osservare che lo sguardo di Gesù è rivolto alla donna ai suoi piedi.Era buono.
Quando vide quel funerale si informò subito: «Chi è?».
«È un adolescente, a cui è morto il padre poco tempo fa.»
E sua madre stava gridando e gridando e gridando dietro al feretro,
non come si usava allora, ma come si usa nella natura del cuore di una madre, che liberamente si esprime.
Fece un passo verso di lei e le disse: «Donna, non piangere!».
Ma c’è qualcosa di più ingiusto che dire a una donna cui il figlio è morto, sola: «Donna, non piangere»?
Ed era invece il segno di una compassione, di un’affezione, di una partecipazione al dolore sterminate.
Disse al figlio: «Alzati!».
E le restituì il figlio.
Ma non poteva restituirle il figlio senza dir niente: sarebbe rimasto nella sua gravità di profeta e taumaturgo, di uomo dei miracoli.
«Donna, non piangere», disse.
E le restituì il figlio. Ma disse prima:
«Donna, non piangere».
Luigi Giussani, "Riconoscere Cristo", in: Il tempo e il tempio
* cose nuove e cose antiche: Ed egli disse loro: "Per questo ogni scriba, divenuto discepolo del regno dei cieli, è simile a un padrone di casa che estrae dal suo tesoro cose nuove e cose antiche" (Mt 13, 52)
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